L'Integrazione della Biofilia nell'Architettura Moderna: Esempi e Approfondimenti

Benvenuti nel nostro approfondimento dedicato all'integrazione della biofilia nell'architettura moderna e vernacolare, una tendenza sempre più rilevante nel design sostenibile.

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Alessandra Parolini: Buongiorno a tutti, sono Alessandra Parolini, sono un'architetta e oggi sono qui con Bettina Bolton, esperta e consulente di Biophilic Design, per parlare di questo argomento.

Bettina Bolton: Esatto, buongiorno Alessandra, parliamo di esempi, perché dobbiamo essere anche pragmatici, dobbiamo capire di cosa stiamo parlando. Fino adesso siamo stati abbastanza teorici, anche se poi abbiamo parlato di benefici del Biophilic Design che sono tutto fuorché teorici.

 

Alessandra Parolini: Nelle scorse puntate abbiamo raccontato i principi, abbiamo raccontato la definizione. Oggi entriamo un po' più nel dettaglio e parliamo di esempi di Biophilic Design.

Bettina Bolton: Perché poi questi dati vengono forniti dalla sperimentazione e dalla scienza. Se vogliamo parlare proprio di esempi, uno pensa sicuramente a delle architetture contemporanee. Però ti devo dire che abbiamo numerosi esempi, anche splendidi esempi di Biophilic Design nell'architettura vernacolare, quindi nell'architettura del passato, ma anche nelle architetture, diciamo, locali. Non è un caso se Stephen Kelly, il padre del Biophilic Design ha visto questa dimensione.

 

Alessandra Parolini: In vernacolare abbiamo esempi, se pensiamo ad esempio alle case giapponesi, a fatti di legno, di carta, con questi splendidi giardini, spesso è molto minima, queste importanze delle viste sulla vegetazione. Quindi l'integrazione tra esterno e interno.

Bettina Bolton: Anche questo, per esempio, anche questi spazi di transizione, noi li chiamiamo. Un altro esempio, molto bello, ad esempio, di architettura vernacolare, è il monastero il Normandia Mont-Saint-Michel, che è immerso nel mezzo del mare con le alte de Basse Maria ed è a stretto contatto con quel mondo naturale. Diciamo che queste architetture del passato, spesso volte progettate o da architetti noti, oppure anche dalle comunità stesse, perché il concetto di architetto, fino a un certo punto non c'era nella storia, erano strettamente legate alla connessione che queste comunità o queste persone avevano con la natura. Per cui abbiamo anche tanti esempi che, invece, sono l'esatto opposto. Pensiamo al brutalismo, per esempio, che adesso è diventato tanto di moda, però diciamo che ha molto poco, ingloba molto poco del mondo naturale.

 

Alessandra Parolini: Però i due esempi che mi hai fatto, cioè Mont-Saint-Michel e le case giapponesi, non contengono quasi il verde. Eppure spesso volentieri il designer biofilo dice, ok, basta mettere del verde, basta avere una vista sul verde, in realtà è molto molto di più rispetto a questo concetto.

Bettina Bolton: Esatto, Bettina, hai fatto un'osservazione fondamentale, perché come è successo, ad esempio, anche con il termine di sostenibilità, che non tutti sanno che si tratta di sostenibilità, non solo ambientale, ma anche sociale economica. Così è successo anche, appunto, con questo concetto che viene sempre e quasi esclusivamente legato all'inserimento del verde, negli edifici, negli ambienti, anche urbani, quindi sopra le architetture attaccate alle facciate, dentro e intorno. È molto di più, perché proprio anche per questo dobbiamo parlare di natura, e la natura non è solo il verde, la natura è aria, è luce naturale, e tantissimi altri fattori.

 

Alessandra Parolini: Quando una persona parla dei colori naturali, quindi i colori tenui, è quasi un non colore, la gente pensa che sia quello, il modo migliore, il modo naturale. In realtà, in natura i colori esistono e ce ne sono tantissimi.

Bettina Bolton: Esatto, se pensiamo ad esempio ai fiori, i fiori a volte hanno dei fortissimi colori, e i nostri antenati sapevano che dove c'era un fiore, poteva esserci poi un frutto, e il frutto significava una risorsa, mangiare. È anche uno dei motivi per cui ancora oggi ci piacciono i fiori, tantissimo ci piacciono, è uno dei motivi. Per cui abbiamo questi colori anche molto forti, però ovviamente vanno poi usati con moderazione e con sapienza, chiaramente.

Poi nel riferimento, adesso abbiamo fatto solo degli esempi del passato, però abbiamo anche tanti esempi nel presente di architettura contemporanea, mi viene in mente ad esempio parlare del Singapore. A Singapore ci sono tanti esempi, abbiamo alberghi, abbiamo l'aeroporto e abbiamo un ospedale, che sono proprio esempi di Biophilic design. Infatti è un luogo dove viene fatta anche molta ricerca in questo riferimento.

 

Alessandra Parolini: Quindi il tuo ruolo di consulenza entra proprio in gioco in questi momenti, quando uno sta progettando anche ambienti importanti, la necessità di avere un consulente che accompagna il progetto.

Bettina Bolton: Esattamente, prima è meglio, perché così le strategie sono più efficaci, possiamo controllare meglio, con quali input abbiamo quali output, questo è molto importante, quindi idealmente interveniamo sin dall'inizio.

 

Alessandra Parolini: Di cosa possiamo parlare ancora, riferendoci al Biophilic design. Quindi abbiamo detto degli esempi piuttosto importanti, ma fammi un esempio di materiali , che possono essere in linea con questo concetto, con questa disciplina.

Bettina Bolton: Il primo materiale che ci viene in mente ovviamente è il legno. Il legno non è inteso solo come un materiale sostenibile, dipende da dove arriva e come è stato coltivato.

 

Alessandra Parolini: Anche se adesso sono molto attenti anche sul discorso della piantagione, della provenienza, dell'igname.

Bettina Bolton: Sì, diciamo che si dovrebbe fare ancora molto di tuo, abbiamo ancora molta strada da fare, quindi il legno però non è inteso come un materiale da costruzione, rifinitura per l'arredamento, inteso ma anche come un essenza che ha magari un profumo, è tattile, è un materiale che ci invita a essere toccato, anche questo è molto importante. E poi ce ne sono tanti altri, ci sono le pietre, tantissimi materiali.

 

Alessandra Parolini: Comunque tutti i arrivanti dalla natura. E meno trattati possibili. E quella è la differenza fondamentale probabilmente?

Bettina Bolton: Sì, è meno trattati.  Assolutamente, che poi va anche a favore della nostra salute ovviamente.

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