Nel nostro ultimo episodio, esploriamo il mondo del Biophilic Design con l’esperta Bettina Bolton. Insieme ad Alessandra Parolini, architetta appassionata di design sostenibile, scopriamo come applicare i principi della biofilia in modo semplice e accessibile. Dall'uso della luce naturale alla scelta dei materiali, questa guida pratica offre spunti utili per trasformare le abitazioni in spazi che promuovono il benessere psicofisico attraverso il contatto con la natura. Non importa se sei un architetto o un privato: i consigli di Bettina renderanno il Biophilic Design alla portata di tutti.
Bettina Bolton: Per quanto riguarda l'applicazione pratica, nella puntata precedente abbiamo parlato di vari protocolli esistenti. Ce ne sono diversi, ma ho menzionato principalmente cinque, che alla fine sono complementari e non in contraddizione tra loro. Se si desidera applicare il Biophilic Design in modo efficace, è importante seguire questi protocolli alla lettera, perché la precisione è fondamentale. Come ho già detto, abbiamo input che producono output specifici, e se vogliamo raggiungere qualcosa di veramente efficace per la salute psicofisica delle persone, dobbiamo essere molto precisi.
Spesso si pensa che il Biophilic Design sia costoso. La risposta è: dipende. Può essere costoso, soprattutto in caso di ristrutturazioni o nuovi progetti, ma si può decidere il livello di intervento. Coinvolgere un esperto, come un consulente di Biophilic Design, è utile, specialmente se inserito all'inizio del progetto. Tuttavia, anche senza un esperto, si possono fare piccoli accorgimenti per migliorare l’ambiente. Ad esempio, spesso nelle case vediamo che la luce naturale non è valorizzata, a causa di piante davanti alle finestre o arredi che ostacolano l’ingresso della luce. Anche semplici interventi come spostare le piante o cambiare le tende possono fare la differenza.
Bettina Bolton: Assolutamente. Anche l’uso dei colori naturali — come quelli del cielo, dell'acqua, del bosco o della terra — può avere un impatto positivo. È importante utilizzare materiali naturali, non solo per le finiture ma anche per gli oggetti decorativi. Più naturali sono i materiali, meglio è per la salubrità dell'ambiente. Anche immagini e decorazioni ispirate alla natura possono influire positivamente. E, naturalmente, non possiamo dimenticare le piante: l'inserimento di piante è uno degli aspetti più ovvi e, spesso, meno costosi.
Bettina Bolton: Sì, l'importante è creare angoli di verde, magari piccoli giardini interni. Possiamo anche aggiungere texture naturali e frattali nei decori. Questi accorgimenti non devono necessariamente essere costosi e possono migliorare notevolmente la qualità della vita in casa.
Bettina Bolton: Proprio così. La luce è un altro elemento chiave, spesso sottovalutato e lasciato come ultimo dettaglio nei progetti. In realtà, la luce dovrebbe essere considerata fin dall'inizio, integrata nel progetto complessivo. Un approccio olistico è fondamentale: tutti gli elementi devono lavorare insieme in modo armonioso.
Bettina Bolton: Esattamente, dobbiamo affrontare i progetti in modo olistico. Nel nostro modello di Biophilic Design, abbiamo dieci temi principali. Non è necessario applicarli tutti in un unico progetto, perché ogni progetto è unico, così come i clienti e le loro esigenze. Tuttavia, ci sono bisogni essenziali e universali che tutti gli esseri umani condividono, e il nostro modello mira a soddisfare proprio questi bisogni universali.
Alessandra Parolini: Grazie, Bettina, hai davvero condiviso molte informazioni su questa disciplina. Anche se chiudiamo oggi il nostro podcast, ringraziamo Verde Profilo per averci ospitato e speriamo di poter continuare a esplorare questi argomenti in futuro. Grazie ancora!
Bettina Bolton: Grazie a te, Alessandra, è stato un vero piacere.