Il pedagogista e insegnante italiano Loris Malaguzzi sosteneva che il processo educativo si basasse su tre educatori fondamentali: gli insegnanti, i coetanei e l’ambiente scolastico, che definiva il “TERZO EDUCATORE”. Malaguzzi poneva l’accento sull’importanza dell’ambiente fisico, evidenziando come la qualità degli spazi influenzi direttamente la qualità dell’apprendimento.
Secondo la sua visione, l’ambiente scolastico dovrebbe essere pensato e organizzato in modo tale da far sentire a proprio agio sia i bambini e ragazzi, sia gli educatori, creando le condizioni ideali per una crescita e un apprendimento condivisi.
L’IMPORTANZA DEL DESIGN DEGLI AMBIENTI SCOLASTICI
Gli edifici scolastici rappresentano molto più di semplici luoghi dove si trasmette il sapere: sono ambienti che influenzano profondamente il benessere psicofisico, la creatività e la capacità di concentrazione dei giovani. Ogni giorno, milioni di studenti trascorrono tante ore in aule spoglie, spesso caratterizzate da una progettazione datata che pone scarsa attenzione a tematiche importanti come l’illuminazione adeguata, sia naturale che artificiale, il comfort acustico, la qualità dell’aria e tanti altri aspetti fondamentali.
Questi ambienti, spesso dominati da materiali freddi e artificiosi, rischiano di essere percepiti come alienanti, riducendo la motivazione e il coinvolgimento degli studenti.
È ormai evidente che la progettazione degli spazi scolastici non dovrebbe limitarsi a soddisfare requisiti funzionali di base, ma è necessario evolversi in una direzione più ambiziosa e rigenerativa, capace di rispondere ai bisogni fisici, emotivi e cognitivi di chi li vive quotidianamente.
Le scuole di oggi devono affrontare numerose sfide, tra cui l’aumento dello stress tra gli studenti e insegnanti, una crescente crisi di salute mentale e ambienti poco stimolanti. Diversi studi hanno dimostrato che la qualità degli spazi influisce direttamente sul rendimento scolastico: aule mal illuminate o rumorose riducono la capacità di concentrazione, mentre ambienti confortevoli migliorano l’apprendimento e il benessere generale psicofisico.
In un contesto educativo così critico, è chiaro che il design degli spazi non è un dettaglio, ma una componente strategica. Il Biophilic Design offre una prospettiva innovativa e concreta per affrontare questi problemi.
LA CONNESSIONE TRA I GIOVANI E IL MONDO NATURALE NELLA SCUOLA BIOFILA
Il Biophilic Design, ovvero un approccio progettuale che mira a ristabilire un profondo legame tra l’Uomo e la Natura, offre sicuramente un nuovo paradigma per ripensare le nostre scuole. Integrare elementi e strutture presenti in Natura come luce, vegetazione, materiali naturali e configurazioni spaziali che permettono un buon livello di controllo ambientale, buone viste e una contemporanea sensazione di protezione, non solo migliora la qualità degli spazi interni ed esterni, ma può anche favorire un apprendimento più armonioso, stimolante e sano.
Oggi, più che mai, è fondamentale trasformare gli edifici scolastici in spazi che ispirino e nutrano, creando ambienti che promuovano la socializzazione, il benessere, la curiosità e la connessione con il mondo naturale sia dei ragazzi che degli insegnanti e del personale scolastico.
La scienza applicata della progettazione biofila riveste un ruolo cruciale in questi contesti, poiché studi sperimentali hanno dimostrato che l’integrazione di elementi naturali in spazi educativi può migliorare significativamente la capacità di concentrazione degli studenti e ridurre i livelli di stress percepito.
LA PERDITA DEL CONTATTO CON LA NATURA DEI GIOVANI
La progressiva perdita di contatto con la Natura molto diffusa tra i giovani con possibili gravi conseguenze, note anche come “Nature Deficit Disorder”, in italiano “disturbo da carenza di Natura” (Louv, 2005), è associata a diverse problematiche fisiologiche e comportamentali. Le scuole, con i loro ambienti fisici, possono diventare un punto di connessione tra i giovani e il mondo naturale, favorendo esperienze che stimolano i sensi e rafforzano il legame con l’ecosistema locale.
Per creare queste opportunità, è essenziale offrire ambienti che incoraggino l’interazione con elementi naturali sia negli spazi interni che durante attività di educazione all’aperto.
I BENEFICI DEL BIOPHILIC DESIGN NEGLI AMBIENTI SCOLASTICI
Applicando correttamente i principi del Biophilic Design, si possono eliminare fattori di stress ambientale, mentre si favorisce un ambiente più stimolante e confortevole, con effetti positivi sulle performance cognitive e sul benessere generale degli studenti.
Numerosi studi evidenziano alcuni importanti benefici legati all’applicazione di principi biofili:
ALCUNI INTERVENTI PRATICI
Per integrare efficacemente il Biophilic Design negli ambienti scolastici, è possibile applicare una serie di interventi pratici che non solo favoriscono la connessione tra gli studenti e la Natura, ma creano anche spazi di apprendimento stimolanti e salutari. Alcune soluzioni in riferimento alla luce, l’aria e la vegetazione possono essere adottate per trasformare le scuole secondo i principi biofili.
Una progettazione illuminotecnica attenta e ben pianificata sin dalle prime fasi di un progetto può valorizzare al meglio gli spazi, rispondendo adeguatamente alle funzioni per cui sono destinati e supportando le esigenze di rigenerazione e apprendimento degli studenti. La scelta della luce deve essere effettuata in base alla destinazione d'uso, alle caratteristiche specifiche degli ambienti, agli utenti e agli oggetti presenti. Inoltre, l'illuminazione dovrebbe essere regolabile per adattarsi alle diverse attività nel corso della giornata.
L'aria è fondamentale per il benessere degli individui. In un ambiente scolastico, una scarsa ventilazione può compromettere il rendimento degli studenti, aumentando la sonnolenza e riducendo la concentrazione. Il benessere all'interno di uno spazio didattico dipende da vari fattori, tra cui la temperatura, i sistemi di riscaldamento e raffreddamento, la ventilazione, il tasso di umidità e, soprattutto, la qualità dell'aria. L’aria influisce su aspetti affettivi, cognitivi e fisiologici degli individui. È da preferire la ventilazione naturale, sfruttando l'uso di finestre e lucernari apribili per garantire un ricambio d'aria frequente all'interno delle aule.
L'introduzione di piante nelle aule scolastiche può ancora incontrare ostacoli dovuti a normative edilizie e scolastiche, oltre a preoccupazioni legate alla manutenzione, ma alcuni progetti stanno cominciando a sperimentare l’integrazione della vegetazione attraverso piccoli giardini pensili, pareti verdi e piante in vaso che portano la Natura all'interno delle aule. Inoltre, l'introduzione di piccole aree verdi e orti all'aperto nei cortili o sui terrazzi, può creare spazi di educazione outdoor.
SFIDE E SOLUZIONI NEL BIOPHILIC DESIGN PER LE SCUOLE
Implementare il Biophilic Design nelle scuole presenta alcune difficoltà, tra cui:
Superare queste sfide richiede collaborazione, educazione e interventi graduali che possano dimostrare l’efficacia del Biophilic Design nel migliorare il benessere e le performance degli studenti e del personale scolastico.