Quando si parla di efficienza energetica nell'edilizia, il primo pensiero va spesso al cappotto termico, una soluzione ampiamente utilizzata per migliorare l'isolamento di un edificio e ridurre così i suoi consumi energetici. Oltre a questo sistema tradizionale, negli ultimi anni si è diffusa un'alternativa ecologica dal design unico: il giardino verticale. Questa soluzione, spesso descritta come “cappotto verde”, avvolge le facciate degli edifici con uno strato di vegetazione. Grazie alla loro struttura, i giardini verticali contribuiscono all’isolamento termico dell’edificio. In questo articolo, vediamo come.
Per comprendere appieno come un giardino verticale possa funzionare da isolante, è essenziale partire dalle basi dell'isolamento termico. In termini semplici, l’isolamento termico è un processo fondamentale che mantiene la temperatura interna di un edificio il più costante possibile, minimizzando gli scambi di calore con l'esterno. Questo si traduce in ambienti interni più freschi d'estate e più caldi d'inverno, e una significativa riduzione del bisogno di riscaldamento e raffreddamento artificiale. Per raggiungere l’isolamento, è importante scegliere materiali isolanti con elevate prestazioni a livello di resistenza al passaggio del calore, come per esempio la fibra di vetro, la lana di roccia ma anche pannelli a base di fibre naturali o materiali riciclati.
Il principio di base di un giardino verticale come isolante termico è quello di creare una barriera naturale contro gli estremi climatici. Questo strato vegetale impedisce che il sole riscaldi direttamente le superfici esterne, riducendo il surriscaldamento durante i mesi estivi e mantenendo più freschi gli ambienti interni. Le piante, inoltre, rilasciano vapore acqueo nell'aria attraverso il processo di evapotraspirazione. Questo fenomeno naturale aiuta a raffreddare l'ambiente circostante. Quando l'acqua evapora dalle foglie, sottrae calore dall'ambiente, funzionando simile a un condizionatore naturale. Infine, il substrato in cui crescono le piante fornisce un'aggiuntiva massa termica che aiuta a stabilizzare la temperatura interna. Secondo uno studio condotto da ENEA, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'installazione di facciate verdi sugli edifici può portare a una riduzione della temperatura dell’aria della città di circa 1°C. Inoltre, lo stesso studio ha rilevato che tali cappotti verdi possono abbassare la temperatura interna fino a 3°C.
Per selezionare piante adatte a funzionare come isolanti termici, è importante considerare vari fattori come la resistenza, la manutenzione e la capacità di trattenere l'acqua. Alcune specie, come il Sedum, la Lavanda e il Rosmarino, sono particolarmente adatte ai giardini verticali grazie alla loro robustezza e alla loro bassa necessità di acqua. Inoltre, le piante rampicanti come l'edera, il glicine e la vite sono eccellenti per coprire grandi superfici verticali. Queste piante non solo creano un denso fogliame che aiuta a ombreggiare le pareti durante i mesi più caldi, ma offrono anche una barriera naturale contro il vento freddo in inverno, migliorando ulteriormente l'isolamento complessivo.
Uno dei vantaggi più significativi dei giardini verticali è la loro capacità di ridurre il consumo energetico. Agendo come uno strato isolante extra, riducono la necessità di utilizzare sistemi di climatizzazione interni, portando a un notevole risparmio energetico annuale.
Oltre ai benefici energetici, i giardini verticali migliorano anche la qualità della vita degli abitanti dell'edificio. Le piante migliorano la qualità dell'aria, riducono il rumore esterno e offrono una vista rilassante e verde, che può essere particolarmente preziosa in contesti urbani densamente popolati. Inoltre, il contatto visivo quotidiano con il verde ha dimostrato di ridurre lo stress e aumentare il benessere generale.