Stefano Maestri, architetto e fondatore dello studio Arch 967, ci svela i retroscena del loro entusiasmante progetto sull'isola di Murano, nella laguna Veneta, di fronte a Venezia. Arch 967 condivide la passione per il recupero storico e la sostenibilità, e sta portando avanti un'idea innovativa: trasformare due ex vetrerie in un affascinante mix di residenze e albergo. Ma non è tutto: durante l'intervista scopriremo anche il loro approccio al verde come strumento di progettazione, aspetto che sta guadagnando sempre più rilevanza nei loro lavori.
Sì, il progetto di Venezia è davvero affascinante per noi. Stiamo lavorando sul recupero di due ex vetrerie sull'isola di Murano. Crediamo che, in questo momento storico, sia fondamentale concentrarsi sul recupero piuttosto che su nuove edificazioni. Quindi, l'idea di intervenire in un territorio storico e museale come Venezia ci stimola molto. Ovviamente, lavorare in un contesto così unico richiede un'organizzazione meticolosa, ma siamo pronti a fare i conti con le sfide che ci attendono.
Esatto, il nostro studio è nato principalmente con progettazioni di headquarter per multinazionali e ambienti ufficio, ma abbiamo presto esteso la nostra attività alle residenze. Negli ultimi anni, il mercato immobiliare italiano ha visto un grande sviluppo nell'ambito dell'hotelleria e dell'accoglienza, quindi ci siamo spinti anche in quella direzione. Il progetto di Venezia, ad esempio, trasformerà le vetrerie in una residenza e un albergo, unendo così diversi aspetti del nostro lavoro.
Assolutamente! Il verde, per noi, non è semplicemente una guarnizione o un dettaglio decorativo. Abbiamo notato che, soprattutto dopo la pandemia, c'è una crescente attenzione da parte dei clienti agli spazi esterni. Nel progetto di Venezia, stiamo sviluppando un'idea molto interessante, utilizzando il concetto delle "barene" all'interno della Laguna Veneta. Queste sono zone emerse con specie autoctone edibili, che ci permetteranno di realizzare un progetto veramente sostenibile. L'obiettivo è rendere il verde parte integrante del progetto e sfruttare le risorse naturali del luogo senza l'uso di acqua dolce, un approccio che ci entusiasma molto.
Certo, due parole chiave sono legate tra di loro: "ascolto" e "storytelling". L'ascolto è fondamentale sin dalle prime fasi del progetto, perché ci permette di comprendere meglio le esigenze del cliente, dell'immobile e dei colleghi. Lo storytelling, invece, ci aiuta a creare un legame significativo tra il progetto e il suo significato, rendendolo più coinvolgente e comprensibile per tutti.
Con quest'intervista a Stefano Maestri di Arch 967, abbiamo scoperto i segreti del loro entusiasmante progetto a Venezia e l'approccio innovativo al verde come strumento di progettazione. L'attenzione al recupero storico, la sostenibilità e la collaborazione tra professionisti sono i pilastri che guidano il lavoro di Arch 967, rendendoli protagonisti nel mondo dell'architettura italiana. Non vediamo l'ora di vedere concretizzarsi il progetto e di scoprire le sorprese che riserverà agli abitanti dell'isola di Murano e ai visitatori di Venezia.
Intervista a cura di Giorgio Tartaro