In un pomeriggio ispiratore, ci siamo seduti con Paolo Posarelli, co-fondatore dello studio LDA. iMdA, per discutere di come il verde e l'ascolto dell'ambiente e dei clienti siano al centro della loro filosofia progettuale. Dall'idilliaco Biolago a Castelnovo Val di Cecina alla Casa nell'Orto, ogni progetto racconta una storia di integrazione armonica tra natura e architettura, sottolineando l'importanza del verde non solo come elemento decorativo ma come cuore pulsante del design.
LDA. iMdA è nato nel 2000 con l'obiettivo di esplorare il dialogo tra architettura e ambiente su diverse scale, dalla casa privata ai quartieri scolastici. Crediamo fortemente nell'importanza di un approccio che consideri il verde non solo un orpello ma un vero strumento di progetto.
Nel Biolago, ad esempio, le piante non sono solo un elemento estetico ma partecipano attivamente al processo di fitodepurazione dell'acqua. Questo sottolinea come il verde possa avere un ruolo funzionale importante nella progettazione, contribuendo attivamente al benessere dell'ambiente e delle persone.
C'è una maggiore consapevolezza dell'importanza del verde come strumento di progettazione, ma questa percezione deve ancora diffondersi più ampiamente. Credo che sia fondamentale comunicare meglio il valore aggiunto del verde, non solo in termini estetici ma anche funzionali, soprattutto in un contesto di cambiamento climatico.
"Ascoltare" è la parola chiave. Ascoltare l'ambiente, i clienti, la natura. Questo ascolto attivo ci permette di integrare il verde in modo che non solo arricchisca visivamente lo spazio ma ne migliori anche la vivibilità e la sostenibilità. Attraverso questa conversazione con Paolo Posarelli, emerge chiaramente l'impegno di LDA. iMdA nel creare progetti che siano al tempo stesso innovativi e rispettosi dell'ambiente, dimostrando che l'architettura può e deve andare di pari passo con la natura. Ogni progetto è una testimonianza dell'importanza dell'ascolto e dell'integrazione del verde, non solo come scelta estetica ma come fondamento di una progettazione consapevole e sostenibile.
Intervista condotta da Giorgio Tartaro