Progettare il Futuro: tra Ingegneria e Architettura Sostenibile

Intervista a Valeria Sclaverano di FOR Engineering Architecture

Nell'arena dell'ingegneria e dell'architettura sostenibile, emergono figure come Valeria Sclaverano di FOR Engineering Architecture, un team multidisciplinare che si distingue per l'integrazione del verde nei contesti urbani attraverso progetti innovativi e sostenibili. Valeria ci introduce al mondo di FOR Engineering Architecture, un team specializzato in servizi di ingegneria e architettura con una particolare attenzione alla progettazione del paesaggio urbano. Attraverso la narrazione di progetti significativi come il recupero delle Officine Grandi Riparazioni a Torino e la riqualificazione dell'ex caserma Scotti a Chieri, Valeria ci mostra come il verde sia integrato in modo armonioso nell'architettura degli edifici, creando spazi abitabili e vivibili.

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Valeria, raccontaci di FOR Engineering Architecture. Di cosa vi occupate?

Siamo un team multidisciplinare specializzato in servizi di ingegneria e architettura. Anche se siamo più ingegneri che architetti, ci occupiamo spesso di progetti di landscape, integrando il verde nel contesto urbano.

Quali progetti vorresti condividere con noi oggi?

Uno dei progetti significativi è stato il recupero delle Officine Grandi Riparazioni a Torino, dove abbiamo cercato di integrare il verde nell'architettura dell'edificio. Un altro progetto importante è la riqualificazione dell'ex caserma Scotti a Chieri, trasformandola in un centro per le associazioni locali.

Come avete immaginato di integrare il verde in questi spazi?

A Torino, abbiamo progettato con l'idea di riempire gli spazi con 'scatole' che possono ospitare diverse funzioni, creando una sinergia tra il verde e gli spazi abitabili. Per l'ex caserma Scotti, stiamo pensando a una piazza coperta per rendere gli spazi più aperti e vivibili, integrando l'edificio con l'area verde circostante.

Quali sfide avete incontrato nel riqualificare questi spazi?

La principale sfida è stata adattare edifici con una storia e funzioni precedenti completamente diverse per aprire questi spazi verso la città e integrarli con nuove funzioni. L'attesa di fondi può rallentare il processo, ma dobbiamo pensare all'intero progetto per dare nuova vita agli edifici.

C'è una parola chiave o una locuzione che rappresenta il vostro approccio al progetto?

"Integrazione" è la nostra parola chiave. Siamo interlocutori tra ingegneria e architettura, e il nostro approccio trasversale permette di trattare tutte le discipline a tutti i livelli del processo progettuale, dalla gara allo studio di fattibilità, fino alla costruzione.

Intervista condotta da Giorgio Tartaro

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