Stefania Naretto ci introduce al suo studio, Lineeverdi, fondato insieme alla socia Chiara Otella, entrambe agronome paesaggiste, il cui lavoro si concentra sulla progettazione del verde in collaborazione con studi di architettura e ingegneria. Attraverso la narrazione di progetti significativi come "25 Verde" a Torino e il lavoro svolto in Brasile per FCA, Stefania ci mostra come il verde non sia solo un elemento decorativo, ma un vero e proprio strumento di progettazione architettonica.
Lineeverdi è uno studio di progettazione del verde. Io e la mia socia Chiara Otella, entrambe agronome paesaggiste, collaboriamo spesso con studi di architettura e ingegneria, integrando il verde nei loro progetti in modo che abbiano un impatto sostenibile e duraturo.
Sì, vorrei menzionare il progetto "25 Verde", iniziato nel 2009 e completato nel 2012. È un edificio residenziale a Torino, concepito come una 'casa albero', dove il verde è un elemento architettonico di facciata, che vive e respira da oltre dieci anni senza che una sola pianta sia stata sostituita.
Abbiamo lavorato in Brasile per FCA, all'interno dello stabilimento Jeep a Goiana, su un'area di 10,000 acri. Il nostro ruolo era di integrare la riforestazione e creare corridoi ecologici che favorissero la biodiversità locale, collaborando con università locali per catalogare e riprodurre le specie native nel nostro vivaio progettato specificamente per questo scopo.
Il verde è fondamentale; lo trattiamo come un vero strumento di progettazione, non solo come un elemento decorativo. La nostra approccio si basa sulla profonda integrazione del verde nell'architettura, assicurandoci che ogni progetto sia sostenibile e che le piante possano prosperare nel tempo, riducendo la necessità di manutenzione futura.
La parola chiave sarebbe 'cura'. Noi crediamo che le piante, quando ben curate, non solo sopravvivano, ma restituiscano innumerevoli benefici, come l'ossigeno e altri servizi ecosistemici essenziali per il nostro benessere. Vogliamo che i nostri progetti riflettano questa filosofia, curando il verde per creare spazi che a loro volta curano le persone che li vivono.
Intervista condotta da Giorgio Tartaro