Iniziamo il nostro viaggio nel mondo della “Vitamina N” – dove la N non sta per “Niente”, ma per “Natura”! Immaginiamo di ricevere una prescrizione dal nostro medico non per una pillola o un farmaco, ma per trascorrere del tempo all’aperto, circondati dalle bellezze del mondo naturale. Questo è il servizio sanitario naturale: trattamenti che non nutrono solo il nostro corpo, ma anche la nostra mente. Scopriamo insieme come la “Vitamina N” può diventare un valido alleato per una salute migliore e un benessere duraturo.
Partiamo da una frase scritta dall’ecologo statunitense Stephen R. Kellert nel 1993 che proclama “una dipendenza umana dalla Natura che si estende ben oltre le semplici questioni di sostentamento materiale e fisico, per abbracciare anche il desiderio umano di significato e soddisfazione estetica, intellettuale, cognitiva e persino spirituale”. Si tratta dell’essenza dell’ipotesi della biofilia formulata da Kellert insieme al famoso biologo Edward O. Wilson nel libro omonimo. La Natura non è solo una fonte di ispirazione e meraviglia, ma rappresenta anche un elemento cruciale per il nostro benessere psicofisico e cognitivo.
Numerose ricerche scientifiche hanno ampiamente dimostrato che l'esposizione alla Natura ha benefici significativi sulla nostra salute mentale. Passare del tempo all'aria aperta può ridurre lo stress, l'ansia e la depressione, migliorando il nostro umore complessivo. Inoltre, la Natura ci permette di rigenerare la nostra attenzione e di ridurre i livelli di tensione e affaticamento.
Ma gli effetti positivi della Natura non si limitano soltanto alla sfera mentale. L'esposizione alla Natura può anche avere benefici fisici, come per esempio la riduzione della pressione sanguigna, la diminuzione dei livelli di cortisolo (l'ormone dello stress), il rafforzamento del sistema immunitario e un miglioramento generale della salute cardiovascolare. Trascorrere del tempo all'aperto può incoraggiare uno stile di vita più attivo, promuovendo il numero di passi che si fanno ogni giorno, l'esercizio fisico e la vitalità in generale.
In aggiunta ai benefici psicologici e fisici, la Natura gioca anche un ruolo importante nel potenziamento delle nostre capacità cognitive. Gli ambienti naturali offrono una varietà di stimoli sensoriali che possono migliorare la concentrazione, la creatività e la capacità di risolvere problemi.
Come logica conseguenza dovremmo cercare attivamente di trascorrere più tempo possibile in ambienti naturali (wilderness) godendo dei suoi benefici per il nostro benessere complessivo.
Questa consapevolezza è diventata di fondamentale importanza nel mondo moderno, perché sempre più persone trascorrono la maggior parte del loro tempo in ambienti urbani e indoor, tra casa, ufficio e chiusi nelle loro auto, con conseguenze spesso negative. L'urbanizzazione e lo stile di vita sedentario delle popolazioni hanno portato a un aumento significativo di disturbi seri come ansia, depressione e obesità, soprattutto in crescita tra i giovani.
Un elemento chiave per cercare di attenuare o risolvere queste problematiche, è la cosiddetta ‘prescrizione di Natura’, un concetto innovativo che sta guadagnando sempre più terreno nel settore sanitario di molti paesi. Questo tipo di prescrizione consiste nell'incoraggiare le persone a trascorrere del tempo all'aperto, immersi nella Natura. Iniziative, come per esempio Park Rx America and Walk With a Doc negli Stati Uniti e PaRx lanciata dal medico Dr. Melissa Lem in Canada, stanno portando avanti questa idea, incoraggiando i medici a prescrivere attività all'aperto come passeggiate nei parchi nazionali o l’osservazione degli uccelli per affrontare una serie di disturbi fisici e mentali. In Scozia i medici possono già prescrivere da diversi anni una "dose di Natura" per fare stare meglio i loro pazienti. Nelle isole Shetland, essi sono autorizzati a prescrivere delle vere immersioni nella Natura e anche attività all’aperto. Questi programmi sono indirizzati a persone che devono ridurre la pressione sanguigna, combattere disturbi come l’ansia, malattie come il diabete, stress, cardiopatie varie e altre problematiche.
La terapia forestale, il bagno nella foresta o “shinrin-yoku” in giapponese, è sicuramente uno degli importanti precursori delle prescrizioni benefiche di Natura ed è diventata un fenomeno globale. Questa pratica consiste nell’immergersi consapevolmente nella foresta, abbracciando la quiete e la bellezza dell’ambiente naturale circostante. Studi scientifici hanno dimostrato che la terapia forestale può abbassare il cortisolo, ridurre la pressione sanguigna e migliorare il sonno. Negli anni '80, il medico immunologo giapponese Qing Li e il medico Yoshifumi Miyazaki hanno condotto ricerche che hanno dimostrato come il contatto con la Natura, in particolare con gli alberi, sia estremamente efficace nel promuovere la salute e potenziare il sistema immunitario. I loro studi hanno evidenziato una serie di effetti benefici, tra cui la calma, il rilassamento muscolare, l'effetto antinfiammatorio, il sollievo dal dolore, la protezione antibatterica, antivirale e altri ancora. Questi effetti sono attribuiti alle sostanze volatili emesse dalle piante, chiamate B-VOC (composti organici volatili di origine biogenica).
I medici in Nuova Zelanda sono stati tra i primi a prescrivere "ricette verdi" alla fine degli anni ‘90, e questa pratica è diventata una parte consolidata dell'offerta sanitaria del governo di questo paese.
Anche in Italia esistono ormai le prescrizioni verdi, ma sono ancora poco conosciute.
Note anche come prescrizioni ecologiche o prescrizioni naturali, queste terapie puntano a favorire il contatto dell'individuo con la Natura per migliorare il suo benessere senza ricorrere ai farmaci. Le prescrizioni verdi rappresentano anche un'opportunità cruciale per ridurre l'impatto ambientale dell'assistenza sanitaria, oltre a proteggere e ripristinare ambienti naturali salubri. Inoltre, contribuiscono a contrastare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, fattori che a loro volta contribuiscono alle patologie croniche riscontrate in tanti pazienti.
Per completezza delle informazioni, abbiamo preso il termine ‘Vitamina N’ in prestito dal grande giornalista e divulgatore scientifico Richard Louv e dal titolo del suo libro pubblicato nel 2016 “Vitamin N - 500 ways to enrich the health and happiness of your family and community” (in italiano: Vitamina N - 500 modi per arricchire la salute e la felicità della tua famiglia e della comunità), una raccolta di pillole di Natura e di azioni volte a (ri)collegare gli individui con il mondo naturale per combattere il ‘disturbo da deficit di Natura’ che lui stesso ha descritto in un altro libro più noto risalente al 2005 dal titolo” Last Child in the Woods: Saving our Children from Nature-Deficit Disorder” (in italiano: L'ultimo bambino nei boschi: Salvare i nostri bambini dal disturbo da deficit di Natura).