Biologia e psicologia nella progettazione degli spazi della vita quotidiana.

Che cosa accomuna trovarsi di fronte allo scenario innevato del Monte Bianco oppure guardare il cielo scuro sopra di noi costellato di stelle, abitare in un edificio di recente costruzione od osservare le raffinate venature della volta di una cattedrale gotica che andiamo a visitare?

In questo articolo:

COME GLI SPAZI(NATURALI E COSTRUITI)INFLUENZANO GLI UTENTI

Tutte queste situazioni provocano delle emozioni in noi esseri umani.

Numerose evidenze scientifiche hanno potuto dimostrare e misurare che le nostre esperienze con gli ambienti naturali e costruiti, hanno il potere di influenzare il nostro stato di benessere, la nostra salute, le nostre emozioni, i nostri pensieri, le nostre decisioni, le nostre (inter)azioni e addirittura la nostra identità.

Ma siamo anche noi a modificare gli ambienti. Non si tratta di un fenomeno nuovo. L'homo sapiens da sempre altera l'ambiente in cui vive. I nostri antenati si costruivano RIFUGI sicuri e sfruttavano le RISORSE disponibili per poter sopravvivere e prosperare negli ambienti naturali selvatici. Con le rivoluzioni industriali la nostra specie ha dato inizio a trasformazioni permanenti e spesso anche irreversibili dell'ambiente che hanno ripercussioni a volte gravi anche sul mondo odierno e sulla sopravvivenza degli esseri viventi sulla terra, noi compresi.

Pertanto, se da un lato modifichiamo l'ambiente, dall'altro sono anche i luoghi naturali e architettonici a influenzare noi emotivamente e fisicamente. Lo sapevano bene gli uomini primordiali che erano costretti a fare i conti con gli ambienti che li ospitavano. Solo chi si adattava meglio all'ambiente naturale selvatico, e non il più forte come erroneamente si pensa spesso, aveva una chance di avere discendenti.

Negli ultimi decenni non abbiamo dato tanta importanza a indagare in profondità il tema complesso del rapporto reciproco tra noi esseri umani e l'ambiente. Tuttavia, abbiamo molte sfide (ambientali) da affrontare ora e in futuro che comporteranno importanti cambiamenti nella progettazione delle nostre città e negli spazi del vivere quotidiano che dovranno garantirci benessere e salute.

Sta diventando sempre più importante approfondire e ampliare le nostre conoscenze su chi siamo noi, quale ruolo abbiamo e vogliamo avere nel mondo e quali sono le nostre vere esigenze come esseri biologici. Solo la comprensione degli effetti causati dagli ambienti fisici su noi esseri umani, ci permetterà di scoprire come possiamo stare meglio nei luoghi in cui viviamo, guariamo, giochiamo, studiamo e lavoriamo.

 

In questo contesto mi vengono in mente le parole espresse da Winston Churchill, all'alba del processo di ricostruzione dopo le distruzioni dei bombardamenti della 2° guerra mondiale, che esprimono a livello intuitivo quello che ormai sappiamo con certezza:
"Noi diamo forma ai nostri edifici, che a loro volta ci formano" (Churchill, 1943).

 

COME MIGLIORARE LA NOSTRA PERCEZIONE DEGLI SPAZI

La nostra percezione degli spazi può essere migliorata con il design e la progettazione in modo tale da creare esperienze positive all'insegna della salute e del benessere delle persone.

Oggi i progettisti e addetti ai lavori hanno a disposizione numerose conoscenze specifiche nell'ambito delle tecniche, tecnologie, materiali e processi per migliorare gli spazi costruiti. Ormai possono avvalersi anche di saperi che appartengono all'ambito delle scienze umane, come per esempio la BIOLOGIA, la PSICOLOGIA EVOLUZIONISTICA e la PSICOLOGIA AMBIENTALE e ARCHITETTONICA, ecc.

Lo studio della BIOLOGIA UMANA copre una vasta gamma di argomenti e può includere genetica, evoluzione, fisiologia, anatomia, antropologia, ecologia, ecc. Ci aiuta a conoscere meglio noi stessi e come l'ambiente fisico può supportare e migliorare le nostre funzioni biologiche.

La PSICOLOGIA AMBIENTALE, invece, è una branca della psicologia che studia il benessere e il comportamento umano alla luce delle transazioni che avvengono tra l'individuo e l'ambiente sociofisico. La PSICOLOGIA ARCHITETTONICA, a sua volta, è una branca della psicologia ambientale che si occupa del rapporto tra l'essere umano e l'ambiente costruito. Le due discipline supportano architetti e progettisti nella progettazione di luoghi in grado di promuovere soddisfazione e benessere delle persone negli ambienti fisici. 

Infine, la PSICOLOGIA EVOLUZIONISTICA analizza la selezione e lo sviluppo di specifici processi psicologici in funzione del loro valore adattivo per l'individuo; essa parte dalla teoria dell'evoluzione e, soprattutto, dalla selezione naturale proposta da Charles Darwin. Ci aiuta a capire da dove arriviamo, perché siamo quelli che siamo e quali esigenze abbiamo come esseri viventi.

Solo con un approccio multi- e interdisciplinare potremo comprendere meglio come soddisfare i nostri bisogni all'interno degli spazi costruiti, salvaguardando contemporaneamente anche l'ambiente.

 

Lo studio di queste discipline ci ha portato a comprendere che il mondo naturale e il verde rappresentino un elemento di fondamentale importanza per gli esseri umani negli ambienti costruiti, sia indoor che outdoor.

 

Noi di VERDE PROFILO ci avvaliamo di queste conoscenze per proporre ai nostri clienti le migliori soluzioni per l'inserimento del verde negli spazi interni ed esterni all'insegna del benessere e della salute psicofisica. I nostri progetti aiutano la rigenerazione delle persone, riducono lo stress e creano momenti di contemplazione, gioia e godimento estetico.

 

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Bettina Bolten, Biophilic design consultant

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