In un interessante scambio con Luca Baldini di Studio Q-BIC, scopriamo come l'integrazione del verde e la rigenerazione urbana stiano ridefinendo gli spazi della nostra quotidianità. Dall'ambizioso progetto di recupero dell'ex Manifattura Tabacchi a Firenze a un nuovo modo di concepire il verde negli ambienti urbani, Luca condivide la visione e gli obiettivi dello studio che rappresenta, offrendo una prospettiva fresca sull'architettura contemporanea e sul suo impatto sulla vita delle persone.
Studio Q-BIC nasce con l'idea di esplorare e innovare nel campo dell'architettura, andando oltre la semplice progettazione residenziale. Con gli anni, abbiamo ampliato il nostro raggio d'azione ai settori pubblico e privato, cercando sempre un equilibrio tra estetica, funzionalità e sostenibilità.
Recupero dell'ex Manifattura Tabacchi a Firenze: Un progetto che rappresenta una sfida complessa ma stimolante, puntando a trasformare uno spazio industriale dismesso in un nuovo fulcro urbano, dove il verde gioca un ruolo primario nel ricucire il tessuto della città con la sua storia e la sua gente.
Il verde è diventato un pilastro della nostra filosofia progettuale. La pandemia ci ha fatto riscoprire l'essenzialità della natura per il benessere umano, spingendoci a considerare gli spazi verdi non come semplici decorazioni ma come elementi vivi e funzionali all'interno degli ambienti urbani.
Lavoriamo per fare in modo che il verde si integri in modo naturale e organico, scegliendo piante e essenze che possano mantenere un equilibrio autonomo, contribuendo a creare un'atmosfera di natura "vera" all'interno degli spazi progettati.
"Incontro". Nel nostro lavoro, puntiamo a creare spazi che facilitino l'incontro tra persone, tra passato e futuro, tra natura e architettura, generando così ambienti vivibili che rispondano alle esigenze di chi li abita.
Attraverso quest'intervista con Luca Baldini, emergono la passione e l'impegno di Studio Q-BIC nell'integrare il verde e la natura all'interno del tessuto urbano, contribuendo a creare città più sostenibili e accoglienti. Il loro lavoro sottolinea l'importanza dell'architettura come mezzo per migliorare la qualità della vita, dimostrando che è possibile innovare nel rispetto della tradizione e dell'ambiente.
Intervista condotta da Giorgio Tartaro
