In questa intervista , entriamo nel mondo della progettazione del verde attraverso il racconto di Chiara Ottella, cofondatrice di Lineeverdi insieme alla collega Stefania Naro. Lineeverdi si distingue per il suo approccio tecnico e centrato sulla pianta nell'ambito della progettazione di aree verdi. Con una vasta esperienza nel campo dell'agronomia, Chiara ci introduce ai progetti che stanno particolarmente a cuore dello studio, tra cui spicca il lavoro svolto per Zoom Torino, il primo Bioparco immersivo d'Italia. Attraverso la sua esperienza, ci svela l'importanza crescente che il verde ha assunto nella progettazione contemporanea, diventando non solo un elemento decorativo ma una componente strutturale fondamentale. Infine, ci rivela la parola chiave che guida il loro lavoro in questo periodo: "resilienza", un concetto che richiama la capacità di adattamento delle piante e che diventa cruciale anche nel contesto post-pandemia.
Io e la mia socia, collega e amica Stefania Naro, ci occupiamo di progettazione del verde, di aree verdi. Siamo agronome, quindi il nostro punto di vista è più tecnico rispetto a quello degli architetti; mettiamo la pianta al centro del nostro lavoro. Spesso veniamo chiamate dagli altri studi per collaborare nella redazione di progetti più verdi, ma il nostro approccio è sempre legato alla pianta, cercando di far star bene le piante e rendere il progetto sostenibile nel tempo.
Un progetto che ci sta molto a cuore è quello di Zoom Torino, il primo Bioparco immersivo d'Italia. Siamo consulenti di questa società dal 2010. Ogni anno si trasformano e si progettano nuovi habitat. Dobbiamo tenere conto delle piante, della committenza e soprattutto degli animali, che spesso sono erbivori e tendono a mangiarsi le piante. Altro progetto interessante è con Elitech, una società di diagnostica molecolare, dove abbiamo inserito una parte importante di verde negli spazi degli uffici.
Negli ultimi anni, il modo di progettare attraverso il verde è cambiato. Si è passati dal vedere il verde come decorazione a un elemento strutturale del progetto. Abbiamo sempre più studi che ci contattano, e abbiamo notato un incremento di interesse verso il verde dopo il COVID.
La parola chiave è "resilienza". È un termine che è stato molto usato post pandemia, ma in realtà si riferisce alla capacità di adattarsi, una caratteristica fondamentale delle piante. Le piante devono adattarsi al loro ambiente perché non si possono spostare, e anche se litigano tra loro, come nel caso del faggio che è molto aggressivo, devono trovare un modo per coesistere.