In un piacevole incontro pomeridiano, abbiamo avuto l'opportunità di sederci con Emanuele Svetti, il fondatore e anima di Studio Svetti Architecture, per una chiacchierata informale ma ricca di spunti. Immersi in un contesto di creatività e passione per il design, Emanuele ci ha svelato i segreti del suo approccio progettuale, focalizzato sull'interior design e su come questo possa migliorare la qualità della vita delle persone, integrando armoniosamente elementi naturali e attenzione al tempo.
Ciao Giorgio, grazie per l'interesse. Studio Svetti Architecture è nato con l'idea di essere un punto di incontro per professionisti creativi, da architetti a artisti, tutti con un comune denominatore: la passione per creare spazi unici. Negli anni, abbiamo affinato il nostro team per essere sempre più focalizzati e performanti, concentrandoci su progetti che realmente fanno la differenza per chi li vive.
Sì, il progetto "Allegro" è quello che mi sta più a cuore in questo periodo. È stata una vera e propria sfida, un progetto residenziale che abbraccia l'idea di lusso in termini di spazio e qualità della vita, con un forte accento sul benessere e sull'integrazione del verde. Ci ha impegnati per anni, ma vedere il risultato finale ripaga di ogni sforzo.
Il verde per me è essenziale, non solo come elemento estetico ma come parte integrante della vita degli spazi che progettiamo. L'idea di biofilia, di una connessione intrinseca tra uomo e natura, guida molte delle nostre scelte progettuali. Ci stiamo orientando sempre di più verso l'uso di piante vive, per una coerenza più profonda con i principi di sostenibilità ed etica che vogliamo promuovere.
Assolutamente. A Torino, ho recentemente visitato una mostra che esplorava proprio questo tema, mostrando esperimenti innovativi come coltivazioni sott'acqua. Questi approcci ci fanno capire quanto sia ampio il campo di esplorazione per integrare il verde in modi sempre nuovi e sostenibili.
La sostenibilità è cruciale, ma deve essere intesa in modo autentico. Troppo spesso, vedo una tendenza a usarla come un semplice strumento di marketing. Per me, la vera sostenibilità è quella che riesce a bilanciare le esigenze ambientali con quelle umane, creando spazi che siano veramente a servizio delle persone e del loro benessere.
Direi "tempo". In un mondo sempre più frenetico, il vero lusso è avere spazi che arricchiscano il nostro tempo, che ci permettano di viverlo pienamente. Questa è la vera essenza del lusso nel mio lavoro: creare ambienti che valorizzino ogni momento trascorso al loro interno.
Esattamente. L'architettura e il design devono sempre partire dalle persone, dalle loro storie, esigenze e desideri. Il nostro obiettivo è migliorare la vita di chi abiterà gli spazi che creiamo, rendendoli luoghi dove il tempo trascorso diventa prezioso. Grazie, Emanuele, per aver condiviso con noi la tua visione.
Intervista condotta da Giorgio Tartaro